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IL VILLAGGIO DELL'ANTICO BRONZO DI C.TA TORRICELLA: UN PROGETTO PER LO STUDIO DEI MATERIALI.

E. Procelli*, S. Agodi*, L. Sapuppo*, P. Mazzoleni**, A. Pezzino**, S. Troja***, A. Gueli***, F. Pellegriti***, F. Foti***
* Istituto di Archeologia Universitα di Catania, Via S. Giuliano 266 Fax 095-326583.
** Istituto di Scienze della Terra Universitα di Catania, Corso Italia 55 Fax 095-7195760.
*** Centro Siciliano di Fisica Nucleare e Struttura della Materia, Dipartimento di Fisica Universitα di Catania, Istituto Nazionale di Fisica della Materia, Corso Italia 55.


Il progetto di ricerca che qui di seguito si presenta Φ stato reso possibile dal momento che il materiale proveniente dagli scavi condotti nel 1970 e 1971 nell'abitato dell'Antica Etα del Bronzo di Torricella presso Ramacca, assegnabile alla Cultura di Castelluccio, Φ stato reso disponibile per lo studio grazie all'intervento della Sezione III di Catania della Soprintendenza ai BB. CC. AA.
Questo studio si articolerα su pi∙ piani che prevedono l'esame delle varie classi di reperti rinvenuti durante lo scavo: ceramica, industria litica e ossa animali. La parte pi∙ impegnativa ed interessante appare al momento lo studio del primo gruppo di materiali sia perchΘ i saggi stratigrafici condotti in profonditα hanno restituito una successione completa di materiali che vanno dalla Media Etα del Rame all'Antica Etα del Bronzo comprendendo quindi in successione cronologica le facies di Serraferlicchio, Malpasso e S. Ippolito, sia perchΘ gli stessi strati della Cultura di Castelluccio hanno restituito tre livelli strutturali con la conseguente possibilitα di agganciare finalmente a dati stratigrafici una proposta di sviluppo interno della ceramica di Castelluccio.
Inoltre la presenza di forme ed impasti ceramici che al momento appaiono estranei al repertorio ceramico della Cultura di Castelluccio quale Φ finora noto potrebbe permettere l'attribuzione a questa cultura di alcune di queste classi o, in alternativa, l'identificazione di classi non siciliane.
Lo studio dei reperti si articolerα nelle due fasi di caratterizzazione degli impasti e nelle datazioni assolute e relative delle ceramiche stesse tramite termoluminescenza e luminescenza otticamente stimolata.


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